CADUTA DEI CAPELLI
La perdita di 50-100 capelli al giorno è considerata fisiologica in quanto è l'espressione del naturale processo di ricambio. Il superamento di questo limite è indicativo di un'alterazione più o meno permanente del ciclo vitale del capello.
La caduta dei capelli è molto frequente e riguarda una percentuale rilevante dell'universo maschile e, in qualche misura, anche di quello femminile. Per molti la presenza dei capelli è importante per un corretto equilibrio psicologico. Spesso infatti, tale perdita viene vissuta come motivo d'ansia, di disagio, talvolta particolarmente problematico.
A seconda delle modalità con cui si manifestano, si distinguono sostanzialmente due tipologie di caduta: l'effluvio e il defluvio.
Per effluvio si intende una perdita vistosa, rapida e diffusa, dei capelli, generalmente reversibile causata prevalentemente da fattori quali traumi o eventi particolarmente stressanti, intossicazioni, trattamenti farmacologici e radio o chemioterapici, parto, denutrizione ecc..
Il defluvio invece è caratterizzato da una caduta di intensità relativamente modesta o nei limiti fisiologici, ma poiché per alcuni capelli si verifica come stadio finale l'atrofia del follicolo, dà progressivamente origine a una calvizie permanente.
L'alopecia androgenetica (AGA) è la forma più comune di defluvio osservata nell'uomo. Viene considerata una vera e propria malattia da alcuni medici e dalla maggior parte dei soggetti che colpisce, per altri è un semplice processo di invecchiamento. Sicuramente è un problema comune visto che interessa circa il 50% degli uomini e forse altrettante donne oltre i 40 anni. Può presentarsi con un esordio acuto, che in genere coincide con un episodio di effluvio, o in modo molto lento e graduale, non facilmente collegabile ad una data ben precisa.
L'andamento tipico nell'uomo è quello di un iniziale arretramento della linea frontale dei capelli, la cosiddetta "stempiatura", seguita da un diradamento del vertice, fino allo stadio ultimo del collegamento tra le due aree.
Nell'AGA, per effetto degli ormoni androgeni, testosterone nell'area frontale e diidrotestosterone (il principale metabolita del testosterone) nell'area del vertice e sulla base di una predisposizione gentica, i capelli si trasformano in peli via via più sottili e menopigmentati. Alla base di questo fenomeno vi è una progressiva riduzione della fase di anagen e un aumentato numero di follicoli in telogen. Questa progressiva miniaturizzazione dei capelli è correlata ad un analogo processo di rimpicciolimento a carico dei follicoli piliferi che si trasformano fino ad assomigliare in tutto e per tutto ai follicoli del vello.
La problematica della caduta dei capelli in alcuni casi è particolarmente complessa e non sempre facilmente affrontabile. Attualmente sono tuttavia disponibili numerosi mezzi di trattamento che, una volta effettuata la precisa identificazione della cause, preferibilmente da parte di uno specialista dermatologo, possono consentire la risoluzione o il contenimento del problema.